Biglietto 4,00 Euro (con Tessera Amico del Bresson) - Tessera Amico del Bresson 5,00 Euro
Senza Tessera Amico del Bresson 6,00 Euro. Sono utilizzabili i Carnet
chiudiLa monumentale autobiografia di un autore, un film capolavoro in cui realtà e finzione cessano per sempre di essere distinguibili. Uno dei maggiori contributi al rinnovamento che ebbe luogo nel cinema tra gli anni '50 e '60. Oscar al miglior film straniero nel 1964.
Guido è un regista, quarantenne, un po' stanco. Tutto ciò che lo riguarda è stanco: il rapporto con la moglie, col suo produttore, con gli amici, persino con l'amante. Naturalmente l'ispirazione si è fatta sottile, le idee sono rare e astratte, la pigrizia avanza. Ha fatto costruire un'immensa e costosa impalcatura che forse servirà per un film di fantasia, forse. Infatti lo stesso Guido non sa perché l'abbia fatta costruire. Intorno a lui si muovono tutti i "fenomeni" del cinema: tecnici che urlano, amanti di produttori, velleitari che propongono sceneggiature, anziane attrici che aspirano a un ultimo colpo di coda. Guido rincorre idea dopo idea, tutte scialbe e abbandonate. Un critico di cinema dal linguaggio inverosimilmente ermetico gli smonta una per una tutte le iniziative. Cerca un po' d'aiuto in un alto prelato, che in risposta alle sue angosce gli parla di cardellini. Per fortuna la sua fantasia può correre liberamente nel passato, nell'età dell'adolescenza, nella sua prima terra ai tempi della scuola e delle prime sensazioni. I timori, i misteri, le curiosità, le prime eccitanti trasgressioni.
Introduzione critica alle proiezioni di Andrea Chimento.